Più della metà degli italiani non sa di poter prevenire l’accumulo progressivo del cerume. Il cerume è prodotto da alcune ghiandole cutanee dell’orecchio esterno, formato da grassi, proteine e sali disciolti in acqua.
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Il suo ruolo è fondamentale
Grazie ad esso le orecchie sono più protette dalla possibile entrata di acqua e corpi estranei che possono danneggiarle, agendo come una barriera protettiva.
Se, però, è più del necessario
In alcuni soggetti le ghiandole che devono produrre questa sostanza ne secernono in quantità maggiori di quanta non se ne possa eliminare. Altre volte vengono alterati i meccanismi di eliminazione e, quindi, si accumula nell’orecchio.
Sintomi che possono metterti in allerta
Il segno più chiaro è la difficoltà di sentire, con un senso di ottundimento.
- La comparsa di acufeni (fischi e ronzii) è un altro segno caratteristico, anche con nausea e vertigini.
- Bisogna sempre rivolgersi a uno specialista se si nota qualcosa che non va in particolare nel l’orecchio.
- Per pulire l’orecchio è sufficiente lavarlo come si lavano le mani, la faccia e il corpo nell’ambito della nostra quotidiana igiene.
Fattori di rischio che favoriscono i tappi di cerume
Talvolta a indebolire l’udito non è un tappo di cerume, ma un problema diverso. Ecco le altre cause più frequenti.
- L’esposizione prolungata a rumori e suoni molto forti (quando si ascolta sempre musica ad alto volume con gli auricolari).
- Oppure un corpo estraneo nel canale auricolare o anche un’infezione del condotto uditivo esterno (un’otite).
- Se dall’orecchio fuoriesce del materiale e si avverte dolore è probabile che l’abbassamento dell’udito sia dovuto a un’otite esterna.
- Se la riduzione dell’udito compare improvvisamente, soprattutto se nei giorni o nelle settimane precedenti si sono avute congestione nasale o mal di gola alla deglutizione o febbre, si deve pensare alla presenza di un’otite media acuta.