Come discutere senza litigare

Evitare lo scontro diretto non significa rinunciare a difendere la propria posizione. Un dialogo civile arricchisce. Il segreto sta nell’aprirsi all’ascolto di altre opinioni e nell’esprimere le idee in maniera chiara, ma allo stesso tempo rispettosa. 

Discutere è un esercizio necessario e salutare per avere uno stato d’animo positivo e relazioni interpersonali soddisfacenti. Quando si fa nel modo giusto, permette di riaffermare le proprie posizioni e la propria autostima oltre a stringere il rapporto con l’altra persona. Tuttavia, spesso esplodiamo in discussioni poco produttive o addirittura dannose. 

Pertanto la discussione finisce per diventare un litigio e, abbastanza sovente, le nostre controparti sono proprio le persone che più amiamo, con cui abbiamo maggior confidenza e con le quali perdiamo più facilmente le staffe.

I motivi principali di una lite

  • Idee fisse. Una delle ragioni per cui ci è così difficile mantenere una discussione civile è perché il nostro cervello tende a concentrare le sue energie su un solo punto di vista. 
  • Uscire dai propri confini. Di solito si litiga perché non si riesce ad uscire dai confini della propria visione della realtà. Spesso quella che viene definita una critica diviene fonte di conflitti, dissapori e può essere considerata una minaccia alla propria sicurezza e all’autostima. Se l’arrabbiatura ha lo scopo solo di affermare il proprio punto di vista a scapito degli altri, è una modalità distruttiva.
  • Autodifesa. Un altro motivo per cui sfociamo in litigi e alziamo la voce è perché il nostro cervello attiva un meccanismo di difesa nei confronti di persone, opinioni o attitudini diverse dalle nostre. Le persone dall’autostima bassa o meno abituati alla vita sociale sono più inclini ad adottare sia uno stile comunicativo passivo, sia uno aggressivo. Il punto di equilibrio tra i due è quello che definiamo assertività. La persona assertiva è in grado di ascoltare altri punti di vista ed esprimere ciò che pensa, in modo chiaro e rispettoso.

I consigli di TuttaSalute

Una discussione anche accesa se è finalizzata a uno scambio di opinioni, può essere un vitale momento di crescita per ampliare punti di vista. È più sano offrire opinioni in modo costruttivo, rendendo esplicito il proprio pensiero, specificando in che cosa non si è d’accordo e soprattutto aprendo la mente, per cogliere gli aspetti rilevanti delle prospettive altrui.

  • Ascolta. Prima di stabilire il disaccordo pensa che tutte le opinioni e le persone sono uguali e valide. Apprezza i sentimenti dell’altro.
  • Accetta. Hai diritto di arrabbiarti o manifestare apertamente il tuo disaccordo, ma ricorda di esprimerti sempre con calma.
  • Osserva. Studia i segnali del tuo corpo e il tuo stato d’animo: se ti senti al limite o sul punto di esplodere, vai a fare quattro passi.

Se il dialogo si interrompe…

  • Chiedi piena attenzione. Sedendoti di fronte all’altro, prendendogli la mano.
  • Sii sincera. Spiega come ti senti: “triste perché sembra che tu non tenga a me…”
  • Fai la tua parte. Parla chiaro ma non drammatizzare.

Tacere non è la soluzione

Non far finta di nienteSe credi che non sia il momento adatto, rimanda il dibattito ma non definitivamente. 

  • Accumuli frustrazioni. Non difendere le tue idee e i tuoi interessi provoca rancore e bassa autostima. Fai un passo avanti, le tue opinioni sono valide come quelle degli altri. 
  • Aumenta l’ira repressa. Se l’arrabbiatura non smette di crescere e stai per esplodere, puoi finire per bloccarti nel problema senza risolverlo. Vivere permanentemente arrabbiati minaccia la salute.

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