I 3 problemi più comuni in spiaggia

Ogni anno in questo periodo non vediamo l’ora di andare in spiaggia per rilassarci un po’. Ecco come evitare i problemi più diffusi in questa stagione.

Leggi con attenzione questa piccola guida che insegna come evitare i pericoli più comuni che possono trovarsi in spiaggia, in modo da fare una splendida vacanza senza preoccupazioni. 

1. Ustione solare

Logicamente i tipi di pelle più chiari sono quelli più esposti alle scottature del sole, gli eritemi. Un’esposizione prolungata o scorretta può però coinvolgere anche i fototipi più scuri. 

  • Di primo grado. La pelle danneggiata è secca e arrossata, ma non presenta vescicole. In questi casi si deve semplicemente idratare la zona con una lozione doposole adeguata (con aloe vera e olio di borragine). Non devi applicare nessun altro tipo di crema né alcol né aceto, come raccomandavano le nostre nonne. Per almeno un anno, inoltre, la zona esposta non dovrebbe di nuovo prendere il sole.
  • Di secondo grado. In questo caso compaiono delle vescicole – che non devono essere fatte scoppiare – o alcuni puntini rossi su fondo biancastro (in lesioni ancora più severe). Le ustioni superficiali di secondo grado solitamente si curano in tre settimane, se la ferita viene mantenuta pulita e protetta. Quelle profonde possono metterci di più. In caso di forte dolore o bruciore, il farmacista può suggerire una soluzione di idrocortisone all’1 per cento.
  • Di terzo grado. In questo caso la superficie danneggiata si presenta dura e secca e il colore della pelle va cambiando. C’è rischio di infezione e deve, necessariamente, vederla e trattarla un medico. Vai dallo specialista anche in caso di febbre, spossatezza o ustioni estese.

2. Colpo di calore

Si ha per sovraesposizione alle alte temperature. La termoregolazione del nostro organismo fallisce e si possono raggiungere i 41° di temperatura. Chi è in terapia farmacologica con diuretici, lassativi, antistaminici, betabloccanti o antidepressivi è più predisposto ad avere colpi di calore. 

Che fare e che cosa no in caso di colpo di calore

  • Avvisa il 112 • Mentre arriva, sposta il paziente in un luogo fresco. 
  • Gambe in alto • Uniscigli le gambe e alzale.Il cervello sarà più irrorato. 
  • Acqua a piccoli sorsi • Dagliela solo se è cosciente e lo chiede. 
  • Rinfrescagli la pelle • Fallo a poco a poco, con impacchi freddi.

3. Puntura di medusa

Il riscaldamento globale sta favorendo una situazione curiosa: nel Mediterraneo ci sono sempre più specie pericolose di medusa. I loro tentacoli ospitano gli cnidociti, delle particolari cellule che hanno funzioni difensive, ma soprattutto offensive per paralizzare la preda. Se colpiscono l’uomo, possono provocare reazioni infiammatorie anche gravi.

1. Caravella portoghese / 2. Carybdea marsupialis / 3. Rhizostoma pulmo

Fai attenzione a queste meduse

  • Caravella portoghese • Si identifica facilmente per la sua somiglianza con l’imbarcazione. La sua puntura è pericolosa e dolorosa. 
  • Carybdea marsupialis • In questo caso sono i suoi lunghi tentacoli il segno distintivo. Di giorno questa medusa risulta praticamente invisibile. 
  • Rhizostoma pulmo • È una delle meduse più grandi ed è caratterizzata da un tono violaceo. Nel Mediterraneo si trova verso fine estate. 

Come alleviare una puntura di medusa

Se non c’è una Croce Rossa vicina, agisci nel seguente modo: 

  • Se sei in acqua, esci dall’acqua senza strofinare o grattare la zona che è entrata in contatto con l’animale. 
  • Con l’aiuto di una pinzetta rimuovi eventuali residui di tentacolo. Non devi mai strofinare la pelle. 
  • Lava la zona con acqua di mare, mai con acqua dolce (inoculeresti più veleno). Non farti docce finché non ti sia stata trattata la lesione. 
  • Applica del ghiaccio per 15 minuti cercando di non metterlo direttamente a contatto con la pelle ma usando un panno per avvolgerlo. Lascia riposare 5 minuti e, se il fastidio persiste, torna ad applicare il ghiaccio. 
  • Poi solitamente si usa alcol iodato 3 volte al giorno per 48 ore, ma è meglio se te lo indica il medico. 

Se hai la nausea, difficoltà respiratorie o altri sintomi severi, vai al Pronto Soccorso o chiama subito il 112. 

Il nostro consiglio: cosa evitare se prendi il sole

Farmaci, profumi, cosmetici e bigiotteria sono i più frequenti scatenanti di reazioni fotoallergiche. Evita di usare questi prodotti quando ti esponi al sole. Se prendi dei farmaci, consulta il tuo medico. Anche alcuni alimenti, come limone, fichi o basilico possono provocare una reazione fotoallergica.

Lascia un commento